Dieta mediterranea, questione di stile

Salute, cultura e sostenibilità, la dieta mediterranea, elisir di lunga vita, è lo stile alimentare più idoneo a prevenire le malattie croniche a più alta incidenza

Sono passati oltre sessant’anni anni da quando gli spaghetti con il pomodoro, basilico e un filo di olio extravergine d’oliva, profumati al Mare nostrum, graziarono il palato di Margaret e di suo marito Ancel Keys, il fisiologo americano che coniò la Dieta Mediterranea e che visse in Campania per quasi tutta la sua vita innamorato della sua terra di adozione.

 

Keys (che ha soffiato 100 candeline), fu il primo ricercatore, insieme all’italiano Flaminio Fidanza, a sostenere la dieta mediterranea associandola a un basso rischio di malattia coronarica, fondamentale al riconoscimento delle virtù e alla promozione di questo modello alimentare, che nel 2010 l’Unesco ha nominato come  Patrimonio Culturale Immateriale, un patrimonio comune all’Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Croazia, Cipro e Portogallo.

 

Una dieta sana anche per l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, convinta che sia il modo migliore per combattere tutte le forme di malnutrizione che minacciano la salute pubblica in tutto il mondo.

 

La dieta mediterranea non è solo una dieta, è cultura, tradizione, simbologia, rito, in una sola parola è arte. L’arte popolare di una pratica culinaria di una cucina centenaria di alta qualità, semplicità e salubrità, dove gli zuccheri raffinati sono banditi, solo “minimamente trasformati”, l’aglio, il prezzemolo e il rosmarino, il timo, la menta, il cumino, lo zafferano e la cannella, sostituiscono il sale per esaltare i piatti con un gusto aromatico e salutevole tipico delle spezie e delle erbe che profumano di Mediterraneo.

 

Il consumo della carne rossa è ridotto a una volta alla settimana così come le bevande zuccherate, cauti con i latticini, yogurt e carni bianche, via libera agli ingredienti saporiti e colorati come la frutta, verdura, cereali integrali, noci, a patto che sposino la territorialità e biodiversità nel pieno rispetto della stagionalità.

 

Il pomodoro vive momenti di gloria nella dieta mediterranea, grazie alla sua versatilità piace a tutti e in tutti i modi, elisir di lunga vita, il pesce è una fonte importante di vitamine e minerali, senza dubbio il preferito rispetto alla carne rossa, pollame e altre proteine animali.

 

Protagonista indiscusso della dieta mediterranea è l’oro liquido di Omero, l’olio extravergine di oliva, il re della cucina, pietra miliare nell’alimentazione mediterranea con i suoi innumerevoli benefici. Considerata la bevanda storica del Mediterraneo, il vino non può mancare a tavola, nutriente, antiossidante e diuretico, è entrato di diritto nella dieta mediterranea in coppia con le pietanze.

 

Il tema della salute legata al cibo, del corretto stile alimentare è stato centro di AGRI SALUTE, un evento scientifico che nei giorni scorsi a Palermo nella storica dimora Villa Magnisi ha ospitato un Tavolo regionale di promozione della dieta mediterranea che ha visto la partecipazione di medici, ricercatori e produttori agricoli, uniti insieme per promuovere la biodiversità e la salute alimentare, obiettivo dell’Ordine dei Medici che da diversi anni – cosi come ha ricordato il dottor Giuseppe Disclafani, componente del Tavolo interassessoriale – si occupa del rapporto imprescindibile tra alimentazione, salute e ovviamente produzione, quindi, agricoltura”.

 

Dell’attenzione istituzionale sullo stile di vita alimentare è stata Daniela Segreto che a nome dell’Assessorato alla Salute ha detto: “La Regione Siciliana e l’Assessorato alla Salute promuovono  buone prassi con riferimento ai corretti stili di vita. La dieta mediterranea ne rappresenta uno dei principali motori affinché la popolazione viva più a lungo e con minori patologie”.

 

La Mostra Evento AGRI SALUTE è stata organizzata in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi, Odontoiatri della provincia di Palermo, Io Compro Siciliano, DOS Sicilia, con il supporto della Regione Siciliana e dell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.

 

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