Bedda fuddia, decorare gli spicchi di una pigna in ceramica come fosse ciascuno un’opera a se stante.
Bedda fuddia, lasciare correre i colori della creatività vestendo le teste di moro della tradizione di modernità e vitalità.
Bedda fuddia, creare un oggetto unico al mondo, una vespa in ceramica, ricevere la diffida ad usare il logo piaggio e ritrovare la medesima opera nel museo della piaggio.
Bedda fuddia, in una città dove tutto è complesso inventare una impresa di giovani creativi che oggi vanta dieci addetti molti sorrisi e clienti in tutta Italia.
Bedda fuddia, rispondere all’invito di esibirsi dal vivo nella creazione di una propria opera decorando una cassata.
Bedda fuddia è il nome di una collezione di Elisabetta Castagnetta. Una creativa che rivendica di essere orgogliosamente palermitana. Un orgoglio che è evidente nei colori delle sue opere e nelle forme sua tra le altre la splendida testa di Rosalia.
Bedda fuddia, per chi ci legge fuori dalla Sicilia, significa follia bella. Il nome della collezione nasce dalla considerazione di quanto l’indiscutibile bellezza del risultato, rende quasi folli nella parte realizzativa per la pazienza e precisione necessari. E richiama una frase che si dice di solito in Sicilia quando ci si spinge oltre in una idea o una impresa e non si può più tornare indietro: “ma che fuvu fuodde…” ovvero ma sono stato pazzo?
Ma bedda fuddia per chi comincia a conoscere Elisabetta sembra quasi il suo stesso pseudonimo d’arte. In realtà Elisabetta opera come Ceramicando, il cui laboratorio è nella centralissima Via Isidoro La Lumia di Palermo.
Elisabetta è una imprenditrice di grandi capacità. Le sue creazioni sono presenti in moltissime produzioni televisive Endemol. La sua prima opera, una vespa in ceramica, è oggi al museo della Piaggio. Lavora tra arte, ceramica e design. E non puoi mai dire in quale di questi segmenti sia la sua vera forza e quale sia il confine tra l’uno e l’altro nella sua opera.
Probabilmente questa bedda fuddia, nasce dai sogni di una bambina, che ama i colori, scarabocchia mura, insegue sogni con il pennello in mano. E che, sempre bambina, quindici anni fa trova nella via della ceramica la strada sui cui inseguire quei sogni. La ceramica è una materia che fonde arti diverse, dalla capacità di creare forme, a quello di dare loro vita con i colori.
E quello che colpisce del lavoro di Elisabetta è proprio questo: la libertà che lascia ai colori di prendere posto sulle sue creazioni, ribaltando e spesso ignorando le simmetrie, fosse anche quella dei volti. Tutto è sempre oltre gli schemi classici. Il risultato unisce la bellezza classica della nostra ceramica e la follia non ordinaria di un approccio libero e creativo.
Conseguentemente di fronte alla proposta di realizzare dal vivo una sua opera, Elisabetta, “biedda e fuodde”, ha lasciato ancora una volta spazio a quella bambina, che la accompagna per fortuna sempre: ha decorato una cassata, fatta di ricotta e pan di spagna, come fosse un oggetto di ceramica.
La Cassata, il dolce della tradizione siciliana, uno dei simboli classici della Sicilia, come le teste di moro o la pigna, realizzato dal Maestro pasticcere Giovanni Catalano della pasticceria Oscar, è stato decorato dal vivo con i pennelli della ceramica ed i colori della pasticceria.
Di fronte un pubblico decisamente sorpreso ha preso vita un’opera d’arte destinata a durare pochi minuti.
Nella sua bella follia Elisabetta ha dipinto ancora una volta un oggetto classico dandogli nuova vita.
Nel gioco della serata sulla cassata è stato riprodotto il logo di IoComproSiciliano. Un gioco nel gioco. Il disegno originale del logo, ormai simbolo del valore del Made in Sicily, nasce da un disegno di Elisabetta. Lei stessa spiega che il logo, come il progetto #IoComproSiciliano, nasce in pandemia per aiutare le imprese in sofferenza per le chiusure.
Come tutte le bambine che si rispettano, davanti la sua sofferenza ha pensato come porre rimedio a quella degli altri.
Personalmente credo che uno degli aspetti della creatività che funziona è quello di sapersi sostenere. L’arte di Elisabetta si sostiene da sola: Ceramicando dialoga molto bene con il mercato, e ultima bella novità, le opere di Elisabetta saranno in vendita alla Rinascente a Palermo.
Questo è avvenuto per la bellezza delle opera, ma è anche il risultato della collaborazione tra Obicà, Rinascente ed IoComproSiciliano, dimostrazione questa che il gioco di squadra è sempre una strategia vincente.
Il sogno di quella bambina continua a crescere e noi siamo fieri di lei.