Accade talvolta che l’amore per la propria terra sposi il desiderio della scoperta. Nasce così, dalla fusione tra la tradizione sicula e l’essenza di luoghi lontani, l’Orto di Rosolino, un’oasi di frutti esotici, sostenibilità e tradizione agricola.
L’azienda viene fondata ufficialmente nel 2019, ma le sue radici sono ancorate in un tempo ben più remoto. Rosolino Palazzolo è figlio d’arte: suo padre Antonino è ancora oggi un agricoltore e da trent’anni producono insieme ortofrutta seguendo il metodo biologico.
La rotazione sapiente delle colture permette di migliorare la struttura dei campi, e da circa tre anni si sono affinate le tecniche utilizzate, favorendo l’utilizzo di preparati biologici che tutelano la fertilità dei suoli e ne conservano la biodiversità.
Circa vent’anni fa, spinto da una spiccata curiosità e dalla passione per le sfide, Rosolino inizia la sua storia con le coltivazioni esotiche. L’avventura ha avuto inizio con otto alberi di papaya. Un frutto a quel tempo poco conosciuto in Sicilia. Guidato dalla determinazione e con le difficoltà che deve affrontare un autodidatta, Rosolino impara sul campo le pratiche migliori.
Per affinare ulteriormente le sue abilità, l’imprenditore ha intrapreso diversi viaggi all’estero, immergendosi nelle culture agricole di luoghi come l’America Centrale e Tenerife, dove è entrato in contatto con i coltivatori del luogo.
Oggi, a vent’anni di distanza, l’Orto di Rosolino è famoso per il suo ampio ventaglio di frutti esotici: c’è la papaya, il mango, l’avocado, l’annona, le banane, ma la frutta secca, con le noci nelle varietà macadamia e pecan. Di recentemente introduzione anche il prelibato caffè Caturra, una varietà tipica del Costa Rica che sarà prossimamente messa in commercio.
L’Orto può contare su diversi appezzamenti di terreno, il più grande dei quali di circa 40mila metri quadrati, ce ne sono poi diversi altri, fino ad arrivare a un totale di circa 100mila metri quadrati.
Oltre alle colture esotiche, l’azienda non si fa mancare ogni tipologia di frutta fresca: ci sono pesche, pere, albicocche, susine, arance, mandarini, limoni, fichi, fichi d’India e, grazie alla collaborazione con due stabilimenti di trasformazione, ha di recente iniziato a realizzare anche composte e succhi artigianali.
Le composte, disponibili in varietà come fragola, limone, arancia, papaya e susina, sono rigorosamente biologiche. Realizzate con l’aggiunta di zucchero d’uva, un preparato tipicamente siciliano, ottenuto tramite la cristallizzazione del succo d’uva.
I succhi in commercio sono due: all’albicocca, disponibile in bottiglie da 250 e 400 ml, e la deliziosa miscela di pesca e passion fruit.
L’Orto di Rosolino è un’azienda giovane, ma che porta avanti una grande missione e può contare su sette collaboratori stabili. Nonostante il mercato sia al momento concentrato sul territorio nazionale, l’Orto ha già iniziato a esportare i propri prodotti anche fuori dai confini nazionali, raggiungendo Francia, Germania e Spagna.
L’obiettivo più ambizioso è un campo didattico di prossima apertura. Un appezzamento di terreno di 10mila metri quadrati dedicato ai turisti appassionati. Un vero e proprio ritrovo per il turismo esperienziale, dove i visitatori potranno andare personalmente sul campo, conoscere i segreti della coltivazione biologica, partecipare alla raccolta e sperimentare la cottura dei prodotti, culminando in una deliziosa degustazione.
I prodotti dell’Orto di Rosolino saranno presenti al Nexxt Expo di Los Angeles, dal 19 al 22 ottobre. Sarà possibile trovarli presso uno stand del Sicily Show, organizzato per l’occasione da IoComproSiciliano.
In un’epoca in cui la globalizzazione spesso ci allontana dalle peculiarità della terra e dalle sue radici, l’Orto di Rosolino rappresenta un esempio straordinario di come la determinazione e la curiosità possano trasformare un sogno audace in un’autentica eccellenza del Made in Sicily.
I prodotti dell’Orto di Rosolino saranno presenti al Sicily Show organizzato da IoComproSiciliano, presso Nexxt Expo’, dal 19 al 22 ottobre a Los Angeles.