Picciotti beddi, con questo piatto semplice e povero, ho voluto ricordare i carrettieri, ma soprattutto nonno Pippinu, che prima che aprisse dietro precisa richiesta di Nonna Nina la Taverna di Salita Valenza, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, era un carrettiere siculo.
Le origini degli “Spaghetti alla Carrettiera” ci portano ai primi anni del Novecento, quando
i carrettieri che trasportavano merci o persone, facevano un mestiere che non arricchiva, perché per ogni viaggio guadagnavano pochi soldi.
A nonno Pippinu quel poco denaro che guadagnavaa gli serviva appena a sfamare la sua famiglia numerosa, mia nonna Nina e i sei figli (tra cui mia madre) che avevano sempre voglia di mangiare. I viaggi che affrontava potevano portarlo anche molto lontano, così da “buon carrettiere”, non potendo fermarsi a mangiare nelle osterie, si portava da casa gli ingredienti più semplici per cucinare in qualsiasi momento il suo pasto. La sua pasta preferita? La più veloce da preparare: la “Pasta à Carrittera”.
Dopo alcuni anni, fu convinto da nonna Nina a non fare più quel mestiere faticoso e poco redditizio, così decisero insieme di aprire la Taverna in Salita Valenza: lasciò il carretto coloratissimo nel suo terreno di Pezzingoli, mentre il suo amato cavallo Ninuzzu lo tenne con se nella sua stalla di Monreale.
Nella Taverna di nonno Pippinu, la “Pasta à Carrittera”, divenne tra i piatti di punta, e malgrado fosse un piatto povero visti gli ingredienti (aglio, olio, peperoncino, prezzemolo e pecorino), era tra i primi piatti più richiesti in assoluto. Questo anche perché aggiungeva nell’arriminamento (mescolamento) a crudo degli ingredienti, la sua nota segreta: del limone spremuto.
Oggi questo mio super gustoso piatto è in onore dei carrettieri, del loro lavoro e di quei tempi andati. Ma soprattutto di mio nonno.
Questa la Lista degli Ingredienti per 2 persone:
- 200 g Spaghetti di Grano duro
- Olio Evo q.b
- 4 Spicchi Aglio
- Peperoncino q.b
- Prezzemolo q.b
- 1/2 Succo di Limone
- 80 g Pecorino Siciliano grattugiato
Visto che è un piatto dove il condimento è lavorato a crudo, non sarà necessario l’uso della padella, bensì occorre una grande ciotola possibilmente in acciaio o in vetro per amalgamare il condimento alla pasta.
Iniziate nello sciacquare sotto l’acqua corrente il prezzemolo, e dopo averlo asciugato, fate un trito.
Ripulite l’aglio, lasciate che sia intero.
In una grande ciotola mettete l’olio evo, l’aglio, il trito di peperoncino, ma anche uno intero servirà sia per dare un gusto forte ma anche per la decorazione del piatto, il prezzemolo ed il succo di mezzo limone(io preferisco spremerlo direttamente nel condimento proprio come faceva Nonno Pippinu), quindi mescolate l’emissione con una forchetta o un piccolino frustino manuale.
Mettete l’acqua nella pentola, quando bolle, salate, quindi calate la pasta.
Appena la pasta è al dente, scolatela, quindi trasferitela nella ciotola con il condimento, amalgamate per bene.
A questo punto aggiungete il pecorino grattugiato, 1/2 mestolo di acqua di cottura della pasta, quindi definite il piatto amalgamando il tutto.
Impiattate, quindi servite immediatamente questo fresco e gustosissimo piatto.