“Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani” in mostra ad Agrigento

Il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento ospita dal 5 giugno al 4 settembre 2022, opere di artisti internazionali sui temi dei nostri tempi. Non è solo una mostra ma piuttosto l'occasione per creare un percorso di educazione permanente sui diritti umani

Sono trentuno le opere in mostra, realizzate da pittori e scultori, di varie generazioni, alcuni consacrati, rigorosamente contemporanee e provenienti da ogni parte del mondo,  soprattutto da culture non occidentali, per denunciare le violazioni dei diritti umani, esacerbate dall’estrema disuguaglianza sociale ed economica, in barba all’Art. 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che sancisce che tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali, con il diritto di ricevere lo stesso trattamento senza alcuna discriminazione di sesso, razza, colore, lingua e ricchezza.

 

Trentuno opere di artisti che hanno catturato un istante rendendolo eterno, per affermare che l’arte può contribuire alla riparazione globale e simbolica delle vittime delle violazioni dei diritti umani, perchè l’espressione artistica è un elemento fondamentale che permette a tutti di esprimere la propria umanità.

 

E’ il Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani, una grande iniziativa itinerante, della Collezione Genesi, composita e interdisciplinare, che dopo Varese, che ha segnato la prima tappa, Assisi e Matera, sbarca al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento, la vecchia Girgenti dei Normanni, città che il poeta greco antico, Pindaro definì “ La più bella città dei mortali”.

 

Curato da Ilaria Bernardi, esperta attenta alla ricerca artistica internazionale, Genesi è un progetto cross-disciplinare e inclusivo,  che coniuga momenti espositivi ed educativi, con l’obiettivo di fornire un’educazione permanente in tema di diritti umani, puntando su un intreccio concettuale, temporale e tematico.

 

Destinata a rappresentare un vero e proprio unicum nel sistema dell’arte contemporanea, non solo italiano, le opere di natura concettuale e scultorea, quasi come una meravigliosa, ma dolente radiografia delle disuguaglianze in tema di diritti umani, individua all’interno della Collezione Genesi sei principali sezioni tematiche che riguardano: la memoria di un popolo, un’identità multiculturale, le vittime del potere, il colore della pelle, la condizione femminile e la tutela dell’ambiente.

 

Sono opere appositamente prive di didascalia per stimolare un’interazione attiva, quasi a disorientare il visitatore per poi accompagnarlo verso la giusta interpretazione, attraverso il pieghevole-guida e con il supporto di un’app innovativa realizzata da Hidonix, che consente la possibilità di essere costantemente informati sulle attività del progetto, che prevede un ricco programma di visite guidate e workshop, destinati a bambini e adulti.

 

Si, perchè il Progetto Genesi, non è solo una mostra itinerante, ma è un programma educativo, così come ha specificato Ilaria Bernardi: “Sono opere che parlano di diritti umani, sono artisti di tutto il mondo che si occupano specificamente delle più cocenti tematiche e problematiche dei nostri tempi – ha illustrato la curatrice del progetto – dalla condizione femminile alle vittime del potere, dagli abusi alla discriminazione del colore della pelle. Progetto Genesi, non è solo una mostra, ma è l’occasione per costruirvi attorno un più importante dispositivo volto all’educazione permanente in merito alla difesa dei diritti umani”.

 

“L’arte dei diritti”, dunque, come momento formativo, che si esplica attraverso workshop e visite guidate, punti cardine del Progetto Genesi, è affidato all’archeologa Viviana Caparelli, esperta in didattica museale che, sfruttando l’approccio artistico, attraverso il percorso didattico rende il museo un ambiente di apprendimento unico, come momento di condivisione di buone pratiche per sensibilizzare sul tema dei diritti umani, attraverso l’arte che cattura la realtà, denuncia ingiustizie e disuguaglianze, aiutando a mantenere la memoria e a recuperarla, perchè le opere della Collezione Genesi,  consentono di decifrare il significato appieno di diritti umani, che danno alla legge e alla giustizia un significato che va oltre la loro normatività.

 

In collaborazione con il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano,  impegnato per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale, il Progetto Genesi, dedica un’area tematica alla tutela dell’ambiente, partecipando alla missione educativa coinvolgendo i volontari delle Delegazioni FAI e in particolare i mediatori FAI Ponte tra le Culture che, in maniera alternativa e originale, raccontando le opere della Collezione Genesi dal vivo e tramite podcast, arricchendole di una testimonianza diretta e personale. “Uniamo il bello al buono – ha detto con soddisfazione Giuseppe Taibi, alla guida della Delegazione provinciale FAI di Agrigento – per salvare il pianeta, ripartendo dall’amore”.

 

Avviato dall’Associazione Genesi, il 21 settembre del 2021, e che chuderà i battenti a Roma, esattamente un anno dopo dal suo inizio, il Progetto Genesi. Arte e Cultura, gode del patrocinio del MiC – Ministero della Cultura, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, di Rai per il Sociale, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del FAI – Fondo per l’Ambiente.

 

Le attività educative offerte dall’Associazione Genesi

Si svolgeranno ogni sabato, alle ore 11:30 e alle ore 15:00: due visite guidate partecipative, di 60 minuti ciascuna, gratuite, in presenza al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”.

 

Aperte a tutti fino al raggiungimento di 20 partecipanti. È fortemente consigliata la prenotazione.

 

Inoltre, la prima domenica del mese di giugno si terranno due visite gratuite speciali, alle ore 16:00 e alle ore 17:00.

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