Vini biologici siciliani realizzati a partire da vitigni autoctoni e utilizzo esclusivo di lieviti indigeni selezionati. Un’operazione certosina di trasformazione che offre un nuovo modo di esaltare il legame tra le varietà di uve del territorio siciliano.
Terre di Gratia è un’azienda agricola ricca di storia nel cuore di Camporeale, in provincia di Palermo.
L’evoluzione di questa piccola realtà imprenditoriale muove i primi passi nel lontano 1934, quando Ciro Sciortino decide di acquistare il Feudo di Torretta, un ampio appezzamento di 450 ettari in cui la sua famiglia lavora da anni, votandola alla coltivazione di vigneti e uliveti.
Nel 2005, a 71 anni di distanza, Gaspare e Rosario Triolo ereditano da nonna Grazia 45 ettari di quel terreno,e decidono di dare un nuovo volto all’azienda, chiudendo la filiera del vino,fondando il brand e realizzando le prime etichette.
Cresciuti a Palermo e laureatisi in agraria, i due giovani imprenditori prendono in mano l’azienda di famiglia e la trasformano, inserendola in un nuovo contesto produttivo che la catapulta all’interno di dinamiche moderne e contesti internazionali.
Oggi l’attività imprenditoriale porta avanti tre valori fondamentali, faro dell’intero processo produttivo e di distribuzione, che hanno reso l’azienda un vero e proprio punto di riferimento per quel che riguarda la produzione biologica e sostenibile: eleganza ed equilibrio che ricerchiamo nella produzione dei nostri vini; e il rispetto che viene declinato nei confronti dell’ambiente (con la produzione bio e l’attenzione alla sostenibilità) e nei confronti delle persone.
Tutto il processo di lavorazione è svolto con l’utilizzo esclusivo di energia solare. È stata inoltre avviata una partnership con un’azienda di trasporti che utilizza camion ibridi, che offrono una distribuzione locale a bassissimo impatto ambientale.
Per finire, un profondo rispetto e una politica attiva nei confronti delle tematiche etiche, con diversi programmi di beneficienza. Vendemmia in rosa è il più rappresentativo, un evento annuale, fatto dalle donne per le donne, il cui ricavato è devoluto ad associazioni che sostengono le donne a vario titolo.
10 ettari di vigneti e 7 di uliveti permettono una capacità produttiva che sfiora le 40mila bottiglie di vino e i circa 4mila litri di olio ogni anno.
Il catalogo è ricco e variegato, con 9 etichette, tutte realizzate a partire da 4 varietà: il Perricone, il Catarratto, il Nero d’Avola e il Grillo.
In particolare, spiccano i due Sasà, i vini fatti con l’uva nei quali anche il tappo e l’etichetta sono realizzati recuperando le vinacce dell’uva dopo la fermentazione, punte di diamante della sostenibilità aziendale.
Sempre più rilevante la produzione di bollicine, con due pet-nat, rifermentati in bottiglia senza sboccatura, Biancomosso e Rosamosso, vini freschi e piacevoli, ideali per l’aperitivo, e Perle di Grazia, lo spumante metodo classico da uve di Catarratto, caratterizzato da note agrumate e accompagnate da sentori di frutta a polpa bianca e fiori di campo.
Quattro sono, infine, le etichette impegnate dell’azienda: 170 e Dama Rosa, da uve Perricone vinificate rispettivamente in rosso e in rosa; 27 e Dama D’oro, entrambi Catarratto e vinificati in bianco e in orange, il quarto colore del vino. 170 e 27, così chiamati dai numeri delle singole parcelle su cui sono coltivate le uve, rappresentano quindi i cru aziendali, i vini più identitari di Terre di Gratia.
Il mercato a cui l’azienda si rivolge è per l’85% nazionale e per il restante 15% estero, con una salda collaborazione con i mercati del Nord Europa, principalmente Belgio, Svizzera, Olanda e Germania.
L’azienda ha già avuto importanti interlocuzioni anche con la piazza americana, con una predilezione per il territorio californiano.
A tal proposito, tutte le etichette dell’azienda siciliana sono state presenti al Nexxt Expo, la fiera di Los Angeles dedicata al Made in Italy. I prodotti hanno preso parte al Sicily Show, la delegazione di eccellenze siciliane organizzata da IoComproSiciliano.
Tra i principali e più stimolanti progetti per il futuro, l’azienda sta realizzando un recupero della Lucignola, la varietà reliquia recuperata assieme all’IRVOS e che si è scoperto essere particolarmente vocata per la produzione di Spumanti. Nel 2024, infatti, Terre di Gratia produrrà il primo spumante metodo classico da Lucignola al mondo.